Skip to main content

Cosa si butta nell'umido: guida ai rifiuti organici

Rifiuti organici: quali sono e come smaltirli

La raccolta differenziata è ormai parte integrante del nostro quotidiano, e un po' tutti siamo abituati a dividere i rifiuti per tipologia negli appositi contenitori. Eppure, alcuni dubbi potrebbero rimanere, soprattutto perché in Italia i vari Comuni tendono a diversificare la raccolta per il riciclo dei rifiuti in base a specifiche normative territoriali.

In particolare, sono i rifiuti organici quelli a creare maggiori difficoltà ai cittadini, che tendono a confondere cosa si butta nell'umido e cosa invece nella raccolta indifferenziata. In questa guida di Ariete troveremo risposta ad ogni dubbio, e scopriremo anche una soluzione innovativa per ridurre considerevolmente il volume dei rifiuti organici.

La raccolta dei rifiuti organici inizia dal sacchetto

Prima ancora di capire quali sono i rifiuti organici e cosa si butta quindi nell'umido, è necessaria una premessa. Sì perché, per una corretta raccolta differenziata, è importante utilizzare anche il sacchetto giusto.

Nel caso dell'umido, bisogna munirsi di appositi sacchetti biodegradabili e compostabili che riportano la dicitura "UNI EN 13432:2002" e il logo rilasciato dall'ente di certificazione. Non è dunque possibile impiegare i normali sacchetti di plastica o realizzati in altri tipi di materiali, assolutamente inadatti allo smaltimento degli scarti organici.

Per quanto riguarda invece il contenitore, quello dell'umido dovrebbe essere bucherellato. Ciò è dovuto alla stessa natura dei rifiuti compostabili, che in presenza di scarsa areazione tendono a fermentare rilasciando cattivi odori e liquidi.

Cosa si può buttare nell'umido?                                                                    

Ma cosa si butta nell'umido? Per regola generale, nel cestino destinato ai rifiuti organici dobbiamo inserire tutti i residui alimentari - che siano di origine animale o vegetale -, e piante e fiori appassiti. Nella categoria sono inclusi anche gli alimenti avariati o scaduti, i bastoncini in legno dei gelati, i fondi di caffè e i filtri di tè, gli escrementi degli animali domestici e le loro lettiere naturali. In presenza di scarti di dimensioni importanti, è opportuno ridurli in pezzi più piccoli e evitare di comprimerli eccessivamente nel bidone.

Alcuni rifiuti particolari

Esistono però alcune tipologie di rifiuti per cui non è così immediato stabilire se il bidone dell'umido sia quello più indicato o meno. Pensiamo ad esempio alle lettiere per i gatti: se sono biodegradabili e compostabili, si possono tranquillamente smaltire con i rifiuti organici, mentre quelle realizzate in altri materiali vanno buttate obbligatoriamente nell'indifferenziata.

Un altro esempio in tal senso sono i tappi di sughero, notoriamente un materiale di origine naturale e per questo biodegradabile. Di solito può essere introdotto nella raccolta dell'umido, ma in alcuni Comuni va invece buttato nei cassonetti dedicati alla raccolta del legno presso le isole ecologiche cittadine. Infine, consideriamo i tovaglioli e i fazzoletti di carta usati, che andrebbero conferiti nell'umido solo quando non presentano tracce di sostanze chimiche o cosmetiche.

Non vanno invece inseriti nell'umido i filtri dell'aspirapolvere, gli assorbenti e i pannolini, i contenitori di cibi, la carta per confezioni alimentari, olio, polvere, mozziconi di sigaretta e prodotti per la pulizia della casa.

I rifiuti organici non sono più un problema con Ecowe di Ariete

Come già accennato, Ariete propone nella sua variegata offerta di elettrodomestici una soluzione che facilita di molto la raccolta dei rifiuti compostabili. Ora che sappiamo cosa si butta nell'umido, possiamo infatti farci aiutare da Ecowe, la pattumiera intelligente per essiccare e ridurre il volume dei rifiuti organici.

Una volta riempito il cestello superiore di Ecowe, basterà attivare il ciclo di essiccazione scegliendo tra 9 o 15 ore in base alla quantità e tipologia di cibo da essiccare. Il filtro ai carboni attivi interno in dotazione trattiene gli odori e le impurità, mentre il ciclo di essiccazione riduce il volume dei rifiuti fino all'80% ottimizzando lo spazio ed eliminando cattivi odori, umidità e batteri. Tutto ciò lavorando in modo estremamente silenzioso.

Al termine dell'essiccazione, basterà sollevare la maniglia e gli scarti organici ormai essiccati scenderanno automaticamente nel contenitore inferiore con sacchetto da 6 litri. In questo modo non dovremo più gettare i rifiuti organici ogni giorno, ma una volta ogni due settimane o anche di più. Inoltre, la pattumiera è facile da avvicinare alla tavola o al banco di lavoro grazie alle rotelline poste sulla base, quindi mai più fastidiosi gocciolamenti, cattivi odori o perdite di liquidi dal sacchetto dell'organico! Da oggi con Ecowe la gestione dei rifiuti è consapevole e molto più semplice da gestire.

L’impegno di De’ Longhi verso la sostenibilità

Ecowe non è però l’unico passo di Ariete verso una maggiore ecosostenibilità. L’azienda, parte del Gruppo De’ Longhi, ne condivide infatti le stesse politiche virtuose. Il Gruppo De' Longhi si impegna a gestire le risorse in modo responsabile ed efficiente, contribuendo attivamente alla lotta ai cambiamenti climatici, promuovendo la sostenibilità con i fornitori e stili di vita sostenibili.

L’attenzione all’ambiente e all’impatto sociale non si ferma mai, così come non si ferma la catena del valore lungo tutto il processo produttivo. Per contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici, in particolare, De’ Longhi punta su prodotti a basse emissioni di carbonio ed efficienti dal punto di vista energetico, così come sulla progressiva decarbonizzazione dei processi e su un modello basato su materiali rinnovabili e consumi ridotti.

pattumiera intelligente 1 ecowe 1 sostenibilità 1